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Terapia con PSMA

Terapia con PSMA

Il termine "terapia con PSMA" comprende tutte le applicazioni di radioligandi altamente specifici che mirano selettivamente ad una proteina situate sulla superficie cellulare, chiamata PSMA. Poiché questo bersaglio molecolare è stato rilevato per la prima volta sulle cellule del carcinoma della prostata, è stato chiamato " antigene di membrana specifico della prostata", o abbreviato "PSMA". Il nome è in qualche modo fuorviante poiché le scoperte più recenti mostrano che questa proteina ha anche funzionalità enzimatica. Infatti, è anche noto come folato idrolasi.

Quando questa proteina è sovraespressa sulle cellule tumorali, si innesca un'attivazione tumorale a cascata che successivamente porta ad una crescita aggressiva e metastatica. Gli ultimi risultati mostrano che non solo il cancro alla prostate ma anche altri tumori esprimono questo enzima sulle loro membrane cellulari. La terapia con radioligandi che utilizza molecole altamente specifiche in grado di intercettare il PSMA (attraverso l'incorporazione di una struttura chimica a base di urea che si lega a questa proteina) consente quindi una terapia specifica e mirata anche per questi tumori. Poiché la quantità di sostanza utilizzate è minuscola e l'effetto terapeutico deriva solo dalla radiazione emessa direttamente sul sito bersaglio, gli effetti collaterali sono di misura molto limitata. Nella terapia con PSMA, il radionuclide più comunemente usato è il beta-emettitore Lutezio-177 (177Lu, emivita 6.7 giorni), che emette la maggior parte della sua energia nel tessuto entro 1-2 mm.

Effetti positivi

In particolare, per il tumore alla prostata sono già disponibili molti dati che dimostrano l'efficace applicazione di questa terapia in stati di malattia avanzati e metastatici. E’ stato dimostrato che oltre l'80% di questi pazienti ha risposto positivamente alla terapia. In generale, la somministrazione endovenosa della terapia con PSMA è molto ben tollerata e può essere ripetutamente applicata.

Possibili effetti collaterali

In misura ridotta e soprattutto solo dopo un trattamento ripetuto, una minoranza di pazienti ha manifestato xerostomia (anche nota come secchezza delle fauci).

In pazienti con preesistente danno al midollo osseo e metastasi ossee multiple è stata riportata un'alterazione per lo più reversibile dell’emocromo. Dal momento che lo studio in fase III (VISION trial) è ancora in corso, mancano dati sufficienti sugli effetti collaterali.

 

Come per tutte le terapie in medicina nucleare, il potenziale tagnostatico dei radioligandi può essere sfruttato prima da una diagnosi tramite una PET-PSMA per verificare l'aumentata espressione della proteina bersaglio seguita dalla terapia con 177Lu-PSMA.

Pianificazione della terapia

A questo scopo, il medesimo bersaglio molecolare, il PSMA, è intercettato usando lo stesso tracciante e un radio-isotopo diagnostico (ad esempio 68Ga) per la diagnostica con la tomografia a emissione di positroni (PET).

 

Questo ci permette una valutayione più accurata riguardo la sua idoneità alla terapia con PSMA. Inoltre, avremo una discussione interdisciplinare sul suo caso specifico al fine di creare un concetto personalizzato per lei.

Per ulteriori informazioni e per la pianificazione individuale della terapia, la preghiamo di contattarci direttamente.